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“Sciara, Prima C’agghiorna”: un messaggio di coraggio e speranza al Museo dell’Acciuga
In un tempo in cui la memoria rischia di sbiadire, la scuola diventa faro di coscienza, luogo di resistenza e testimonianza. Oggi, alle ore 11:00, presso il suggestivo Museo dell’Acciuga e delle Arti Marine di Aspra, si è tenuto un evento straordinario che ha intrecciato letteratura, musica e impegno civile. Organizzato dall’Istituto Falcone e Borsellino, l’incontro ha visto protagonista Luana Rondinelli, autrice del libro “Sciara, Prima C’agghiorna”, un’opera intensa che dà voce a Francesca Serio, la prima madre coraggio della storia italiana, colei che osò denunciare la mafia facendo nomi e cognomi dei sicari e mandanti, dopo l’assassinio del figlio, Salvatore Carnevale, sindacalista ucciso nel 1955, impegnato nella difesa dei diritti dei braccianti nei confronti del latifondo agrario.
Moderato dalla Maestra Daniela Perrone, l’evento ha avuto il sapore della memoria viva e della lotta condivisa. Il libro, diviso in sette capitoli, accompagna il lettore nel viaggio di vita di Francesca Serio: dalla nascita del figlio fino all’ultimo “parto”, quello più doloroso, in cui lo consegna all’eternità dei giusti. Un’opera che non è solo racconto, ma un grido di giustizia che si fa carne e voce grazie all’audiolibro, impreziosito dall’interpretazione della stessa Rondinelli in dialetto siciliano, con traduzione in italiano, e dalle musiche evocative de I Musicanti di Gregorio Caimi.
Sul palco della memoria, davanti allo striscione contro le mafie realizzato dalle classi quinte del plesso Girgenti dedicato proprio al pensiero di Francesca, la narrazione è stata accompagnata dalla fisarmonica di Natale Montalto, dalla chitarra di Gregorio Caimi, e dalla voce intensa di Irene Sciacca. In un’atmosfera sospesa tra commozione e consapevolezza, le melodie hanno fatto da eco alle parole di denuncia e di amore e di dolore mai domo, di questa Madre Coraggio.
A rendere ancor più significativo l’incontro è stato il coinvolgimento attivo degli alunni delle classi II e III della scuola secondaria di primo grado del plesso Civello, che, sotto la guida delle insegnanti Nella Taddeo e Alessandra Militello, hanno approfondito l’opera e l’audiolibro con un lungo percorso di ricerca e studio iniziato già a Novembre. I ragazzi hanno posto domande pertinenti e profonde, mostrando un coinvolgimento sincero e maturo, al punto da emozionare persino l’autrice e i Musicanti, i quali hanno definito questo incontro “il più emozionante” fra tutti quelli finora portati in scena, in una serie di “piazze” tra cui anche a New York.
Anche il Capitano della Guardia di Finanza di Bagheria, Carlo Del Signore, presente all'evento, ha sottolineato l’importanza di questo dialogo con le nuove generazioni: “Questi ragazzi hanno saputo affrontare un tema difficile con straordinaria maturità. È in loro che dobbiamo riporre la speranza di un futuro senza omertà e paura”.
A intervallare le domande dei ragazzi è stata l’esibizione dei nostri alunni, regalando momenti di intensa emozione. Il Coro del Girgenti, diretto dalla Maestra Angela Zarcone, ha eseguito un brano richiesto dagli stessi Musicanti “Fimmini e Omini”, mentre il Coro del Civello, sotto la direzione della Prof.ssa Chiara Morreale, ha intonato a cappella “Ninna Nanna di li Matri”, una nenia struggente che ha toccato il cuore di tutti i presenti.
La giornata si è conclusa con un momento suggestivo: Michelangelo Balistreri, poeta e artista poliedrico, quale padrone di casa, con la sua chitarra e le percussioni, ha offerto un’interpretazione appassionata di “Lu pisce spada” di D. Modugno, canzone simbolo di lotta, amore e vita.
Nel suo saluto finale, il D.S. Nicasio Sampognaro ha lasciato ai ragazzi un messaggio potente: “Oggi sono felice di aver visto in voi i veri protagonisti di questa giornata. Se siamo in tanti, a credere nell’esempio che ci ha dato Mamma Francesca, il nostro coraggio prenderà il sopravvento sulla criminalità e sul malaffare che minano la società. Non dobbiamo accettare di restare in silenzio di fronte ai soprusi, per paura o per omertà. Oggi, con questo evento, abbiamo scritto una pagina importante nella storia della nostra scuola e spetta a voi ragazzi portarne avanti l'esempio e il significato .”
Questo incontro, frutto della dedizione dell’Istituto Falcone e Borsellino, è molto più di un evento culturale: è una testimonianza di impegno collettivo, un’occasione per riscoprire il valore della memoria e della resistenza attraverso la parola e la musica. Un grazie sentito è stato rivolto a docenti, famiglie, studenti, artisti e istituzioni che hanno assistito con partecipazione ed entusiasmo: il Presidente del Consiglio Comunale Andrea Sciortino, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Insinga, l’Assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore, la Consigliera Comunale Provvidenza Tripoli, la Presidente del Consiglio di Istituto Marianna Giammaresi e alla vice Presidente Giovanna Cirello, la Vice Preside Antonella Eucaliptus e le collaboratrici della Dirigenza: Rita Consiglio e Enza Martorana.
Tra emozione e consapevolezza, la scuola oggi ha dato voce alla storia. E questa voce, forte e chiara, continuerà a risuonare nel cuore di questi ragazzi e di chi crede che la memoria delle grandi gesta di donne e uomini che hanno lottato per i propri diritti e i propri ideali, e che sia il primo passo per costruire un futuro libero dalla mafia e dalla criminalità.
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