All’Istituto Comprensivo Statale “Falcone e Borsellino”, e in particolare nel plesso “Girgenti”, per i piccoli della scuola dell'Infanzia la Pasqua diventa un’occasione speciale per imparare attraverso la tradizione, la creatività e la condivisione. In un’atmosfera ricca di entusiasmo e dolcezza, gli alunni, guidati con cura e passione dalle loro insegnanti, hanno realizzato i tipici dolci pasquali: le pecorelle e le campanelle in pasta di mandorle.
Questo progetto non è stato solo un semplice laboratorio culinario, ma un vero e proprio viaggio nelle radici culturali del nostro territorio. Attraverso la manipolazione della pasta di mandorle, i bambini hanno potuto esplorare forme, profumi e colori, dando vita a creazioni che parlano di memoria, famiglia e identità.
Le pecorelle e le campanelle, simboli pasquali profondamente radicati nella nostra tradizione siciliana, non sono solo dolci da gustare, ma raccontano storie: di festività vissute in famiglia, di generazioni che si tramandano saperi antichi, di un patrimonio culturale che, grazie alla scuola continua a vivere e a rinnovarsi.
L’iniziativa ha unito apprendimento e manualità, rafforzando il senso di appartenenza e l’importanza del “fare insieme”. Ogni bambino, con le proprie mani, ha dato forma alla tradizione, scoprendo il valore dell’impegno, della pazienza e della bellezza del lavoro collettivo.
Esperienze come queste rendono la scuola un luogo ancora più significativo: non solo spazio di istruzione, ma anche culla di valori, di affetti e di tradizioni che si rinnovano nel tempo. Un grazie speciale va alle insegnanti del plesso Girgenti, che con dedizione accompagnano i piccoli nel loro percorso di crescita, facendo della scuola un luogo in cui la cultura si gusta… anche con un morso di dolcezza.
Perché la scuola è anche il luogo dove si imparano le radici, il gusto e la bellezza delle nostre tradizioni.
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Un’iniziativa forte, emozionante e necessaria: così la scuola diventa luogo di coscienza e cambiamento.
Dopo l’ennesimo, tragico femminicidio di Sara Campanella, che ha sconvolto cuori e coscienze, una voce si è alzata, chiara, limpida e potente. Non una voce di rabbia, ma di consapevolezza e a pronunciarla sono stati proprio loro: i bambini della classe V B del plesso Girgenti dell’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino di Bagheria. Gli Spiripicchi, così si fanno chiamare, hanno dimostrato che anche tra i banchi di scuola può nascere il seme del cambiamento.
L’iniziativa, ideata dalla maestra Katia Milazzo, con il sostegno appassionato dell’intero team di docenti della classe, all’indomani dei funerali della giovane Sara, ha permesso momenti di riflessione e di azione, che ha coinvolto le menti e i cuori dei piccoli alunni, guidandoli in un percorso di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza di genere: fisica, psicologica, verbale.
Sulle note toccanti del brano di Alex Britti, i bambini hanno ricordato tutte le donne vittime di violenza. Poi, insieme, hanno affrontato una lezione partecipata, condividendo pensieri, emozioni e domande su cosa sia la violenza e su cosa possa fare ognuno di noi per combatterla.
Si è parlato delle sorelle Mirabal, simbolo di resistenza e coraggio, il cui sacrificio ha ispirato la scelta del 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si sono riconosciuti e spiegati i simboli: la panchina rossa, che i bambini stessi hanno colorato; il colore arancione, emblema di una luce contro il buio della violenza; il gesto di richiesta d’aiuto, un pugno con il pollice nascosto nel palmo, da conoscere e diffondere: il numero 1522, da chiamare per chiedere aiuto.
Infine, il momento più coinvolgente: un flash mob, carico di emozione e consapevolezza. Un piccolo grande gesto, che ha lasciato un segno profondo in chi lo ha vissuto e in chi lo ha visto.
A rendere possibile tutto questo, anche la sensibilità e l’attenzione del Dirigente Scolastico, Nicasio Sampognaro, che ha espresso profondo apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di una scuola che non solo istruisce, ma educa ai valori fondamentali della convivenza civile, del rispetto e della dignità umana confermando quanto sia cruciale, oggi più che mai, lavorare in sinergia per formare cittadini consapevoli e responsabili.
Questa iniziativa non è solo un progetto scolastico. È un atto di coraggio. È la dimostrazione che l’educazione non si limita ai libri, ma passa anche e soprattutto per il cuore e che i bambini, se guidati con cura, possono diventare ambasciatori di rispetto, seminatori di speranza, costruttori di un futuro migliore.
Perché la violenza si combatte con la conoscenza. E ogni momento è buono per iniziare anche e soprattutto, a SCUOLA.
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C.F. 90016780828
DS: Prof. Nicasio Sampognaro
DSGA: Dott. Michele Catanzaro
Oggi 186
Ieri 341
Settimana 929
Mese 4253
Totale 90650